venerdì 11 settembre 2015

Laurea Magistrale in Storia dell'arte - Corso 2015-16

IL SUBLIME RIDICOLO

Individuare l’elemento comico nella vicenda artistica del Novecento equivale a riflettere su una modalità che ha costituito tra l’età delle avanguardie e la soglia postmoderna una presenza costante del suo campo di esperienza. Dall’umorismo al grottesco, dalla risata sconveniente all’ironia, l’intero registro di possibilità in cui si dispiega l’azione di volta in volta sovversiva, perturbante o liberatoria del riso si è dispiegato nel campo delle arti visive aprendo molteplici sviluppi sullo sfondo di radicali e concorrenti riscritture del canone figurativo. Anziché rimanere confinati a un genere, umorismo, ironia, comicità “di gesto” e “di parola”, si affermano infatti nella modernità e oltre come vere e proprie strategie estetiche, in cui l’elemento sovvertitore o iconoclasta convive con una spinta a ripensare il ruolo sociale dell’artista, la rilevanza e lo “spazio di giudizio” del suo lavoro, l’autonomia e la relazione di quest’ultimo con il contesto storico, sociale, politico e le altre arti, sino a mettere in discussione la stessa nozione, pratica e teorica a un tempo, di esperienza artistica.

Bibliografia
  • Stefano Chiodi, Il ridicolo sublime, in Enciclopedia delle arti contemporanee. I portatori del tempo, I, a cura di Achille Bonito Oliva, Electa, Milano 2010, pp. 138-79 (link)
  • Henri Bergson, Il riso. Saggio sul significato del comico, Feltrinelli
  • Sigmund Freud, Il motto di spirito, Bollati Boringhieri
  • The Artist’s Joke, a cura di Jennifer Higgie, Whitechapel/MIT (antologia di testi di artisti contemporanei)
Testo di riferimento:
Altri testi saranno indicati durante il corso.

Per la preparazione generale sulle vicende artistiche tra il 1900 e il 2000, va usato un manuale a scelta dello studente (da consultare ovviamente per le parti attinenti alla cronologia del programma). Manuale consigliato:
  • Hal Foster et al., Arte dal 1900, Zanichelli, ultima edizione 2013
Esame

La prova d’esame è scritta, e richiede la capacità di esporre e commentare criticamente temi, opere e testi esaminati nel corso, oltre a una conoscenza generale della storia dell'arte dal 1900 al 2000. L’esame consiste nella redazione e discussione di un saggio o paper concordato col docente (lunghezza minima 18.000 battute) da consegnare almeno dieci giorni prima dell’esame. Il soggetto del saggio, che va consegnato completo di note e bibliografia, va scelto tra gli argomenti trattati nel corso, avvalendosi, oltre che della bibliografia generale, di testi specifici.

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